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Nuova maturità questa sconosciuta

Come probabilmente già sapete, il 14 Gennaio sono stati pubblicati i decreti legislativi riferiti alla riforma della "Buona Scuola" del 2015. Tra questi otto testi, le novità che riguardano noi studenti più da vicino sono contenute nell'ultimo, ovvero quello che riguarda le valutazioni e gli esami di stato.

Per farla breve, cambierà l'esame di maturità.

Tra lo scalpore provocato dalla modifica di una legge che restava invariata dal 1997 e il panico generale della serie "Ma quindi è più facile o più difficile?", c'è stata un po' di confusione: cosa resta uguale? Quali sono le vere novità?

Per restare a galla in questo oceano di ansie abbiamo cercato di creare un testo unitario che citi tutti gli aspetti della riforma, ma vi invitiamo comunque a leggere direttamente il decreto o alcuni degli articoli linkati in fondo in caso voleste approfondire di persona.

Criteri d'ammissione

Come prima, per essere ammessi all'esame di stato bisognerà aver frequentato almeno il 75% delle ore totali di lezione previste per ogni studente. Inoltre dovranno essere completate le ore di alternanza scuola-lavoro, per un totale di 200 per i licei e 400 per gli istituti tecnici e professionali accumulate durante il triennio.

Le novità maggiori sono due:

  • lo svolgimento delle prove INVALSI durante il quinto anno costituirà criterio di ammissione;

  • per essere ammessi basterà avere la media del sei, compreso il comportamento, mentre prima bisognava avere una valutazione sufficiente in ogni materia. Il che significa che se ho quattro di matematica e otto di condotta va bene lo stesso.

Prove INVALSI Le prove INVALSI, come già detto, costituiranno criterio d'ammissione all'esame. Dovranno essere svolte durante il quinto anno e verificheranno il livello degli studenti per quanto riguarda matematica, italiano e inglese. La prova d'inglese sarà incentrata su attività di comprensione e uso della lingua, un po' come negli esami di certificazione.

L'esito della prove non influirà sul punteggio finale dell'esame, ma verrà riportato, distintamente per ciascuna disciplina, in una sezione all'interno del curriculum dello studente, quindi le Università potrebbero scegliere di tenerne conto al momento della presntazione della domanda di ammissione.

Commissione

A quanto pare la commissione non sarà tutta interna, ma ci saranno tre membri interni, tre esterni e presidente esterno.

Prove

L'esame vero e proprio sarà fomato da due prove scritte, anzichè tre, e un colloquio orale.

La prima prova scritta sarà come sempre di italiano, e consisterà nella produzione di un testo argomentativo riguardante temi di ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La terza prova quindi sì sparirà, ma la seconda prova scritta diventerà multidisciplinare, pur restando, come prima, incentrata sulle materie caratterizzanti lo specifico indirizzo delle diverse scuole. Le discipline oggetto della seconda prova saranno individuate annualmente entro il mese di gennaio.

Il colloquio orale invece sarà diviso in due parti: nella prima sarà chiesto allo studente di analizzare documenti, testi, esperienze, progetti o problemi, anche utilizzando la lingua straniera, per dimostrare la capacità di argomentare in modo critico, l'acquisizione dei contenuti e la capacità di effettuare collegamenti. Nella seconda parte si dovrà esporre la propria esperienza di alternanza scuola-lavoro con una breve relazione e/o una presentazione multimediale. Niente tesina e niente argomenti a piacere, insomma.

Crediti

Cambia anche l'atribuzione dei crediti, che avranno maggior peso sulla valutazione finale. Se prima infatti costituivano il 25% del voto totale, quindi 25 punti su 100, ora il massimo dei crediti che il Consiglio di classe può dare ad un alunno sono ben 40. I crediti vengono divisi in 12 punti per il terzo anno, 13 per il quarto e 15 per il quinto. Per chi sosterrà l'esame nell'anno scolastico 2017/18, quindi le quarte di quest'anno, e nell'anno 2018/19, attuali terze, il punteggio degli anni 2015/16 e 2016/17 sarà convertito secondo queste tabelle:

Candidati che sostengono l'esame nell'anno scolastico 2017/18 (quarte 2016/17)

Somma dei crediti del terzo e quarto anno Nuovo credito attribuito totale

6 15

7 16

8 17

9 18

10 19

11 20

12 21

13 22

14 23

15 24

16 25

In pratica, se io che sono in quarta ho ottenuto otto punti di credito l'anno scorso ed alla fine di quest'anno ne ottenessi sette, alla fine la somma sarebbe 15, che convertiti corrisponderebbero a 25 punti.

Candidati che sostengono l'esame nell'anno scolastico 2018/19 (terze 2016/17)

Somma dei crediti del terzo e quarto anno Nuovo credito attribuito totale

3 7

4 8

5 9

6 10

7 11

8 12

Valutazione

Il punteggio finale resterà in centesimi e sarà diviso in:

- 20 punti per ciascuna delle prove scritte

- 20 punti per la valutazione del colloquio

- 40 punti di credito

Il punteggio minimo totale per superare l'esame è di 60/100. La Commissione d'esame può poi aumentare il punteggio fino a un massimo di 5 punti se il candidato ottiene un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove d'esame pari almeno a 50 punti. La lode potrà poi essere attribuita in caso il candidato ottenga il punteggio massimo di 100 punti senza aver usufruito dei cinque punti sovraccitati, in più abbia conseguito il credito scolastico massimo con voto unanime del consiglio di classe e abbia conseguito il punteggio massimo previsto per ogni prova d'esame con voto unanime della Commissione d'esame.


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